Foglie Artificiali : la nuova frontiera dell’energia
Lasciate perdere tutti quelli che vi parlano di pannelli solari, caldaie a condensazione di ultima generazione, energia eolica. Dategli retta al massimo per un paio d’anni, perchè la vera rivoluzione dell’energia si sta realizzando oltreoceano. Di cosa parliamo ? Della tecnologia più innovativa ed al tempo stesso antica che esista. Le foglie artificiali.
Tutti a scuola abbiamo studiato la fotosintesi. La pianta trae energia dal sole e dall’acqua, convertendo i raggi solari in sostanze organiche (ossigeno e anidride carbonica). Quello che ancora forse non sapevate è che la scienza è prossima a riprodurre questo stesso procedimento in forma artificiale.
Foglie artificiali produrranno tutta l’energia che ci occorre.
Sembra incredibile, ma le foglie artificiali saranno in grado di produrre idrogeno a partire dai raggi solari. La compresenza di batteri trasformerà questo idrogeno in etanolo (ad esempio), che andrà ad alimentare una caldaia, un motore o qualsiasi altro tipo di impianto.
Quale resa ?
Se le foglie tradizionali sono in grado di trasformare in energia circa l’1% dei raggi solari ricevuti, quelle artificiali realizzate grazie alla mente brillante di Daniel Nocera già nel 2011 riuscivano a convertirne dieci volte tanto.
Le tempistiche ed un progetto contrastato da molti
Il progetto delle foglie artificiali non è una novità. Sono già sei anni che la scienza ci lavora. Quello che c’è di nuovo, nel 2016, è il processo di avanzamento verso la stabilizzazione di questa forma di energia (ovvero : la realizzazione di un prototipo commercializzabile e durevole nel tempo). Da quanto apprendiamo, si parla di 2020. Considerate anche quante forze in gioco si stanno muovendo per ritardare il più possibile la diffusione di una simile tecnologia. Pensiamo al petrolio. Viene quasi da pensare che la tecnologia sia già pronta ma che – ai piani alti – si siano accordati per attendere una determinata data. Una data dopo la quale tutte le vecchie tecnologie saranno diventate obsolete.
Cosa dobbiamo aspettarci sul mercato italiano ?
Siamo certi che tra dieci anni i prodotti che andremo ad installare nelle case saranno totalmente diversi da quelli di oggi. Paradossalmente i pannelli solari attualmente sul mercato – a nostro avviso – saranno i primi a ritrovarsi fuori mercato. Ovunque possa crescere una pianta si potrà ricorrere a questa diversa forma di energia. Al tempo stesso molte domande restano aperte. Ossia : cosa succede quando la luce non c’è ? L’impianto andrà “innaffiato” ? Quale ricaduta ci sarà allora sulla spesa idrica ? Di tutto questo però parleremo in futuro. Per adesso godiamoci la suggestione di un domani pulito e libero dall’inquinamento.